Arte Italiana Contemporanea NEW ENTRIES,
curated by Marina Pizziolo and Romano Ravasio
Milano, Associazione Contemporaneamente
April 12 – May 27, 2007

Gehard Demetz
Interview by Marina Pizziolo

Caro Gehard, è arrivata allora la neve da voi? Conto ce ne sia molta almeno ora del plenilunio di febbraio, perché tutti gli anni ci troviamo a cena in un rifugio sopra Deutschnofen e poi giù a rotta di collo con lo slitino. Ecco le domande che ti volevo fare. Ti prego di rispondere con grande libertà e leggerezza. Senza stare troppo a preoccuparti della forma. Le tue risposte dovrebbero creare sopra i tuoi bambini muti dei “fumetti” che ci aiuteranno a capirli di più. Spero di leggerti presto. Un abbraccio, Marina

Cara Marina, ti ringrazio per il lavoro che stai facendo per me e portati la bici a Deutschnofen, non si sa mai ... Saluti, Gehard

Ti ricordi felice o infelice da bambino?

Più che altro assente

Perché questa attenzione particolare all'infanzia, nelle me sculture?

Credo per il ricordo di avere vissuto certe situazioni in modo più intenso e fantastico, con dei sentimenti ancora oggi inspiegabili.

I tuoi bambini, le tue bambine non vengono dal parco giochi. Non hanno appena messo giù la bicicletta o lo Playstation. Sembrano aver visto qualcosa che li ha spaventati e fatti chiudere in un silenzio ferito. Non hanno più speranza nei grandi. Perché?

Sono impegnati nell'elaborazione, e perché no ... riportano i sentimenti trapassati loro.

Ma perché sono così arrabbiati?

Sono un museo di geni, non sono tristi ma consapevoli delle colpe ricevute, ma non proprie.

L’uso del legno è una scelta legata alla tradizione della tua valle, la Val Gardena?

Se si può parlare di tradizione, sì!

E perché scegli questi legni assemblati?

Mi danno la possibilità di modellare e allo stesso tempo scolpire la scultura, è una costruzione fragile di moduli.

Come mai, quando non usi il legno, usi il plexiglas? Un materiale agli antipodi come valenze estetiche e materiche ...

Mi piace la leggerezza e trasparenza del materiale, che mi consente di lavorare con diversi livelli.

I tuoi bambini scolpiti sono dei messaggeri?

Lo siamo tutti, solo che i bambini hanno il ricordo di storie più vecchie da raccontare.

L'arte è una cosa seria?

È l'unico linguaggio che riesco a controllare e che mi permette di divertirmi in una maniera non visibile a tutti.

Ma i tuoi bambini di legno, un giorno, faranno la fine di Pinocchio?

Se troviamo la fatina buona…